La Natura non smette mai di meravigliarci.
La presenza di più nidi di tartaruga nel Lazio, ha polarizzato l’attenzione di migliaia di cittadini sulla biodiversità, definizione che racchiude la diversità della vita sul nostro pianeta … quindi anche l’uomo.
Crediamo sia giunto il momento di rendersene conto.
Le tartarughe, mamme di questi esserini, hanno innescato una macchina organizzativa unica nel suo genere, seconda solo alla Protezione Civile. TartaLazio, la rete regionale per la conservazione della Tartaruga marina, che si compone di Enti, Strutture e Associazioni competenti per la tutela delle tartarughe, è stata in grado anche questa volta di animare tanti volontari a tutela dei nidi.
Torvajanica (RM), Fondi (LT) , Cerveteri (RM) , S. Severa (RM), Ventotene (LT) sono le aree interessate alle deposizioni.
Facciamo una veloce panoramica sui risultati di questa stagione di nidificazione del tutto eccezionale per il Lazio, che con bene 5 nidi ha raggiunto, al momento, il suo primato in fatto di numerosità di nidificazioni. Torvajanica (RM), la prima area interessata da un nido e controllata dai volontari, purtroppo ci ha riservato una brutta sorpresa: probabilmente la femmina che ha deposto, aveva dei problemi di fertilità, pertanto il nido non è andato a buon fine. Grande il rammarico per tutti i volontari e i tanti cittadini, in particolare bambini, che si erano alternati nei dintorni del nido. Resta comunque per tutta la popolazione locale un momento unico e che ha portato bellezza e condivisione.
Circa una settimana dopo è stato il turno del nido di Fondi (LT) con più di 80 esemplari, 83 per l’esattezza. La spiaggia di Fondi (LT) ha ripagato dei tanti momenti di apprensione trascorsi tra i volontari e i vari curiosi onnipresenti. L’evento è stato documentato dall’Associazione Sea Shepherd Italia (partner di TartaLazio) che grazie ai suoi volontari esperti ha dato la possibilità di seguire la nascita anche in diretta visibile sul loro canale Youtube: FONDI la prima notte FONDI la seconda notte
E ancora un video dal progetto Netlink che ha proposto la diretta da Fondi (LT) visibile qui ( a partire da hh:mm:ss del filmato 6:10:00)
A Ventotene (LT), località Cala Nave, la schiusa è avvenuta in maniera naturale nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 settembre, quando un numero non precisato di neonati ha raggiunto il mare prima che venisse attivato il presidio h24.
L’ultima schiusa riguarda il nido di Cerveteri (RM) che, nonostante sia stato traslocato ed abbia subito un allagamento, nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25, ha visto uscire un totale di 68 tartarughini che, in barba a tutte le previsioni, hanno deciso di lasciare i loro gusci e avventurarsi in un mare con onde di 4 metri.
Resta il nido di S. Severa (RM), a cui mandiamo i nostri migliori auguri nonostante ne abbia viste molte tra predazione, mareggiate e traslocazione.
E’ stata complessivamente una grande esperienza che ha evidenziato e accresciuto le competenze di Tartalazio e la capacità di coordinare gli interventi su più aree nidificate contemporaneamente. Ha altresì dato la possibilità ai volontari dell’Associazione CPPS – Comunità Pontina Parchi e Sistemi naturali di divere una nuova esperienza di volontariato legato ai Sistemi marini.
La Natura non smette mai di meravigliarci.
Queste meraviglie della Natura ci lasciano, però, con una riflessione sui cambiamenti climatici che con il riscaldamento del mare Tirreno fanno risalire tartarughe e tante altre specie di flora e fauna verso le coste del centro Italia. (Vedi rilevazioni di Greenpeace sui cambiamenti climatici)